Conferenza IFMA: Mercato, confronto e innovazione – Le leve per competere

Il 13 giugno scorso, presso il Palazzo delle Stelline a Milano, ha avuto luogo una conferenza organizzata dal capitolo italiano di IFMA (International Facility Management Association) dal titolo:

Mercato, confronto e innovazione – Le leve per competere.

BIS-lab era presente ad approfondire uno dei temi di maggiore interesse per sè e per l’intero Gruppo Contec, quello del Facility Management. In questa occasione il tema è stato affrontato nel suo senso più ampio, considerando tutti gli aspetti propri della disciplina: servizi allo all’edificio, agli spazi e alle persone. Non si è quindi parlato unicamente di building maintenance, ma si sono trattati anche argomenti quali la gestione delle risorse umane, l’innovazione dei processi di gestione aziendale e l’evoluzione del mercato del Facility, di com’è stato, di com’è e di come potrebbe trasformarsi in futuro. La conferenza ha visto la partecipazione di importanti player del mondo del Facility, a rappresentanza delle diverse prospettive da cui si può guardare alla disciplina; hanno infatti presenziato esponenti della domanda, dell’offerta e dell’ambito accademico.
In particolare l’evento, moderato da Guido Fontanelli, giornalista economico di Panorama, è stato suddiviso in tre sessioni.

Nella prima sessione, la parola è stata data ad Alberto Bubbio, Senior Professor di Economia aziendale e Programmazione e Controllo, Università C.Cattaneo LIUC di CastellanzaTeresina Torre, Professore associato in Organizzazione e Gestione delle Risorse Umane,  Dipartimento di Economia, Università di Genova e Marco Decio, Presidente di IFMA Italia. In questa fase si è parlato soprattutto dell’attività di innovazione in un’azienda, specificando come questa non possa nascere dall’improvvisazione, ma debba poter contare su un progetto solido e su una struttura organizzativa adatta a supportarla.
Questo si traduce necessariamente, fra le altre cose, nella necessità di finanziare (preferibilmente di autofinanziare, come consigliato dal prof. Bubbio) l’attività di ricerca e sviluppo di soluzioni innovative. E se il problema che spesso le aziende incontrano è proprio dove trovare questi finanziamenti, la soluzione che si pensa essere più immediata ed al tempo stesso efficiente è agire sui costi, non però in termini di tagli lineari, ma agendo ed interrogandosi sui processi aziendali, sul perché ci si trova ad affrontare un costo e su come si possano modificare i processi al fine di ridurlo.
Come sottolineava la prof.ssa Torre, più che in un’epoca di cambiamento, siamo di fronte ad un cambiamento d’epoca. In questo senso, lo sforzo da fare è abbandonare gli schemi che hanno tradizionalmente caratterizzato le nostre organizzazioni per configurarle secondo morfologie nuove che rispondano ad un contesto completamente diverso. Questo vale anche in tema di gestione delle risorse umane, dove il sistema gerarchico che spesso può sembrare l’unica soluzione ordinata ad un problema complesso necessita di essere rivisto, introducendo soluzioni innovative al fine di favorire un maggior coinvolgimento delle persone, indipendentemente dalla loro mansione, nell’attività dell’azienda. Questo è uno dei modi per affiancare un approccio sostanziale a quello che spesso è solo un inflazionato refrain: “il vero valore della nostra azienda sono le persone”.

La seconda parte della conferenza ha visto invece l’intervento di Mariantonietta Lisena e Roberto Perotta, rispettivamente direttore generale e analista di IFMA Italia. è stata questa l’occasione per presentare la nuova ricerca di mercato di IFMA Italia, intitolata:

Mercato FM privato in Italia: dimensioni e spunti per il suo sviluppo

La ricerca ha l’obbiettivo di fornire una descrizione dettagliata del mercato italiano del Facility Management nel solo settore privato, strutturando il progetto con la volontà di poter essere aggiornabile di anno in anno. È stato specificato come, fra l’enorme complessità e diversità di servizi che fanno capo alla disciplina del FM, la ricerca indaghi solo alcuni aspetti specifici: manutenzioni impiantistiche, edili e del verde, facchinaggio e traslochi, servizi di pulizia e di reception e vigilanza, considerando la solo la spesa operativa (OPEX – Operating Expenditure) e non gli investimenti (CAPEX – Capital Expenditure). I dati proposti nella ricerca sono suddivisi per settore merceologico secondo il sistema di classificazione ATECO, con riferimento alle Sezioni (es. Attività manifatturiere) e, più in dettaglio, alle Divisioni (es. Industrie Alimentari). Le fonti della ricerca sono costituite dai dati ISTAT e da quelli provenienti da IFMA stessa; sono stati infatti analizzate circa 100 aziende associate ad IFMA Italia ed appartenenti al lato della domanda.
Fra i risultati presentati in occasione della conferenza, si segnala come il valore del mercato del Facility nell’ambito privato sia stato stimato su una cifra di circa 38 miliardi di euro, a conferma dell’importanza che questo settore riveste nell’economia nazionale. Il settore manifatturiero risulta essere quello che affronta la gestione in termini più tradizionali, preferendo ad esempio più fornitori per servizi diversi, rispetto ad una soluzione che preveda un unico fornitore (tipica invece del settore IT).
Infine la ricerca individua una serie di fattori, peraltro interconnessi, che si immagina influenzeranno il mercato del FM nel prossimo futuro:

  • implementazione della tecnologia già disponibile;
  • nuove abitudini di lavoro;
  • innovazione del modello di business;
  • maggiore integrazione dei servizi;
  • ingresso di nuovi operatori provenienti da settori diversi (IT, energia, ecc.);
  • focalizzazione dei servizi di supporto alla produttività;
  • realizzazione di nuove partnership e collaborazioni intersettoriali;
  • maggiore circolazione delle informazioni, la crescita dell’esigenza di connettività e di servizi cloud.

 

Nella terza sessione invece è stata proposta una tavola rotonda con protagonisti soggetti direttamente coinvolti nel mercato del FM, sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta, sia nel settore pubblico che in quello privato: Marco Agazzi (Nokia), Cristina D’Alonzo (CEG Facility), Carlotta Dainese (Gruppo Siram), Pietro Fiorani (Coca-Cola HBC Italia), Luca Fiorucci (Engie Italia), Luca Macca (Manutencoop), Antonio Mimmo (Dussmann), Stefano Valentini (Novigos Engineering).
È stata questa l’occasione per intercettare le sensazioni degli addetti ai lavori su due temi principali: lo stato attuale del mercato e quali sono le occasioni per il futuro del Facility. Se sulla prima questione ci sono stati pareri leggermente discordanti, fra chi dipingeva un quadro in crescita e chi invece constatava una situazione del tutto stagnante (specie in ambito pubblico), sulla seconda c’è stato un totale allineamento.
Il futuro, anche per quanto riguarda la gestione, non può prescindere da un progressivo processo di digitalizzazione dei processi. Alcuni dei presenti hanno illustrato quali siano le mosse già fatte in questo senso e quali siano invece i progetti in corso di esecuzione, ma a tutti è evidentemente come la tecnologia a disposizione possa permettere ancora molti passi avanti nell’affrontare la gestione dei beni, degli spazi e delle risorse di un’organizzazione in maniera innovativa. Innovazione peraltro percepita, dal lato dell’offerta, come una necessità non solo per garantirsi un futuro nei confronti degli attuali competitor, ma anche per fronteggiare eventuali nuovi maxi-player (Amazon? Google?) che sembrano preoccupare più di qualcuno degli attuali protagonisti.

 

Concludendo con una considerazione personale, la conferenza è stata interessante primariamente perchè ha dato la possibilità a chi si interessa a vario titolo di Facility Management di tastare il polso della situazione, ascoltare considerazioni, obbiettivi e speranze sullo stato e sul futuro del mercato del Facility.

Ciò che è sostanzialmente mancato dal tavolo della discussione e che avrebbe intercettato in maniera più puntuale il nostro interesse è il tema della gestione in relazione alle fasi precedenti di progettazione e realizzazione dell’opera. Non si è cioè trattato specificamente la questione dell’utilizzo dell’informazione tecnica per la gestione, di come questa debba essere strutturata lungo il processo per essere funzionale all’operation & maintenance e di eventuali soluzioni innovative adottate in questo senso.

 


Nel corso della conferenza sono stati consigliati alcuni testi:

La strategia dei fatti, di Jeffrey Pfeffer e Robert Sutton
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Reinventare le organizzazioni, di Frederic Laloux
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Freedom Management, di Luca Solari
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